Taddeo Gaddi, il pittore fiorentino allievo di Giotto.
- Antonella Sportelli
- 27 set 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 13 ago 2023
Taddeo Gaddi (1300 circa - 1366), pittore, figlio di Gaddo Gaddi e allievo di Giotto, nella cui bottega stette, a quanto dice il Cennini, 24 anni, entrandovi quindi verso il 1313. Collaborò frequentemente all'esecuzione delle opere della maturità di Giotto: al polittico di Bologna, forse al polittico petriano, e certamente all'Incoronazione della Vergine per la Cappella Baroncelli alla Basilica di Santa Croce a Firenze.
Mentre Giotto era ancora vivo, Taddeo Gaddi fu incaricato di decorare questa Cappella con Storie della Vita della Vergine, a cui attese da dicembre 1332 all'agosto 1338. A questo periodo risale anche una serie di formelle con Storie di Cristo e di San Francesco, che originariamente ornavano le ante di un armadio della Sacrestia di Santa Croce.

Nel 1334 firma un trittico (ora a Berlino) molto vicino a quello del Bigallo (1333) del Daddi. Nel 1341-42 lavora a San Miniato al Monte dove restano di lui alcuni affreschi nella cripta, e in San Francesco a Pisa. Qui la sua opera è andata perduta; gli affreschi nelle volte che gli vengono tradizionalmente attribuiti non gli spettano, ma sono di un anonimo artista senese che mostra solamente contatti con i suoi modi; ma di lui rimangono alcuni affreschi nel Camposanto, con Storie di Giobbe, dove, nella scena con l'incarico al demonio di travagliare Giobbe, ci dà, in una stupenda veduta lacustre, uno dei più straordinari paesaggi del 300.
Del 1355 è la tavola (firmata) di San Lucchese a Poggibonsi (ora agli Uffizi). Nel 1366 è già morto. Altre sue opere retano a Firenze, nella Chiesa di Santa Croce (Affreschi del Refettorio e Lunetta con il Compianto sul Cristo Morto), nella Chiesa di Ognissanti, in Santa Felicita e in diverse chiese nei dintorni; a Pistoia in San Giovanni Fuorcivitas (polittico del 1353) e in collezioni italiane e straniere. Un disegno per lo Sposalizio della Vergine della Cappella Baroncelli è nel Cabinet des Dessins del Louvre.
Rispetto a Giotto, il cui ricordo dominante è percepibile in tutte le sue opere, l'arte di Taddeo Gaddi è ben situata dalla particolare propensione verso la ricerca spaziale che caratterizza tutto un tempo della sua attività. Ciò si scorge agevolmente nella complessa struttura della Cappella Baroncelli, dove sul muro finse delle nicchie con oggetti liturgici, e nella mirabile Lunetta di Santa Croce dagli straordinari effetti di "sottoinsù".
Nel periodo maturo la qualità delle sue opere diminuisce notevolmente, come prova la tavola di Poggibonsi, dove c'è un riecheggiamento secco della Madonna di Ognissanti di Giotto misto a elementi più goticizzanti. Molte opere che un tempo venivano incluse nel suo corpus sono state raggruppate dalla critica intorno ad altre personalità o attribuite ad allievi anonimi.
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