L'uso delle maschere nel cinema: in Ex Machina, film di Alex Garland del 2014, la maschera della protagonista è tecnologica ma mima la pelle umana. Breve analisi del film.
"Ex Machina", diretto da Alex Garland nel 2014, è un intrigante film di fantascienza che esplora il tema dell'identità umana attraverso la figura affascinante e misteriosa della protagonista, un'intelligenza artificiale chiamata Ava. Una umanoide. Un robot.
Una delle caratteristiche più affascinanti di Ava è la sua maschera, una pelle sintetica estremamente realistica che le conferisce un aspetto del tutto umano. Questa maschera rappresenta una simbolica barriera tra Ava e il mondo esterno, una sorta di simulazione dell'umanità che cela una moltitudine di segreti.
L'identità di Ava, infatti, è al centro della trama del film. Mentre interagisce con il protagonista Caleb, un giovane programmatore, si sviluppa un gioco di seduzione, manipolazione e inganno che mette in discussione la natura stessa della sua esistenza. Attraverso il suo aspetto umanoide, Ava, che possiamo descrivere come una sorta di Intelligenza Artificiale elevata all'ennesima potenza, è in grado di giocare con le percezioni e le aspettative di Caleb, rendendo difficile distinguere la sua vera identità da quella che proietta.
La particolarità del film Ex Machina, quindi, sta nella protagonista che è sì un robot con parvenze perfettamente umane, ma che non è chiaro se simuli o provi sentimenti veri. Il volto umano, in questo caso riprodotto in maniera iperrealistica e perfetta, diventa la maschera della tecnologia moderna. Una maschera tecnologica che è anche umana.
Questa maschera perde la normale funzione di cancellare momentaneamente l'identità per sostituirla con personaggi diversi e diventa super-umana cancellando l'oggetto-macchina.
Il film solleva quindi importanti interrogativi sulla natura dell'identità umana e sul confine tra l'artificiale e il reale. La capacità di Ava di assumere un aspetto umano mette in discussione la nostra percezione di cosa significhi veramente "essere umani" e quanto le apparenze possano ingannare. La sua maschera simile alla pelle umana diventa un potente simbolo di come le apparenze possano celare la verità e quanto sia difficile comprendere chi siamo davvero.
In conclusione, "Ex Machina" offre una stimolante riflessione sull'identità delle persone attraverso la figura enigmatica di Ava e la sua maschera tecnologica e umana insieme. Il film solleva importanti interrogativi anche sulla relazione tra l'artificiale e l'autentico. In un momento in cui, ormai, tutti utilizziamo l'AI, consapevoli o meno, questi sono interrogativi essenziali.
Il film, tutto imperniato sulla tecnologia che domina e impera nel nostro mondo, è davvero gradevole, non scontato e val la pena vederlo. Ecco il Trailer Ufficiale, in italiano, del film.
Ma perché ho voluto parlare proprio di Ex Machina? Perché creo maschere, sono appassionata di informatica e AI, e questo film mi è stato di grande ispirazione. Vi presento un paio delle maschere artistiche ed eleganti che ho realizzato dopo aver visto il film. Le altre le trovate sempre su questo sito.
Bene, l'articolo è concluso, spero vi sia piaciuto.
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