Come utilizzate l'AI senza rinunciare all'originalità e all'artisticità delle proprie opere.
Molti artisti e creativi di ogni genere e sorta stanno iniziando ad utilizzare l'AI, l'Intelligenza Artificiale, per sperimentare nuovi metodi creativi, per curiosità o per gioco. Molti di loro, tuttavia, esprimono dubbi, timori e incertezze a riguardo: si fanno domande rispetto all'originalità dell'opera, a quanto può essere invasiva e preponderante la parte tecnologia rispetto a quella dell'inventiva tipicamente umana, per non parlare del problema dei diritti d'autore.
Anche io mi sono fatta tutte queste domande e ho deciso di iniziare a rispondere solo dopo aver sperimentato l'AI.
Chi conosce questo sito web e questo blog sa che dipingo, fotografo e creo maschere e, dunque, ho pensato di utilizzare l'AI continuando a fare le stesse cose. In un certo senso l'AI è solo un pennello diverso, a volte più accurato altre meno, ma offre sicuramente una gamma di "setole, misure, colori etc." molto più vasta rispetto gli strumenti tradizionali.
ESEMPI DI UTILIZZO ARTISTICO E ORIGINALE DELL'AI.
I video che vedete qui di seguito sono stati realizzati da me con strumenti di Intelligenza Artificiale. Come è facile constatare, nel video ho continuato a realizzare maschere, fotografia e pittura (nel senso di effetto pittorico: di solito lavoro con l'aerografo e la donna che si muove nel video sembra davvero realizzata con tale tecnica).
Tutti e tre i video non sono solo frutto dell'AI: per generarli ho incluso la foto di una mia maschera, realizzata manualmente tempo fa, e una foto artistica che ho scattato in occasione della creazione di quest'accessorio. Ho anche sfruttato l'idea del fondo stellato precedentemente realizzato in alcuni dei miei quadri moderni.
Posso iniziare ora a rispondere alla prima domanda rispetto all'originalità dell'opera. È da considerarsi originale quest'opera video creata con l'AI? Penso di sì perché la parte tecnologica non è preponderante rispetto a le mie creazioni artistico-artigianali. Visitate il sito per rendervene conto voi stessi. Il mio stile è stato mantenuto e ho impiegato molto meno tempo nella realizzazione "dell'opera virtuale". Con questa osservazione ho risposto anche alla seconda domanda, quella sulla preponderanza dell'aspetto tecnologico sulla creatività umana.
Ora rimane da affrontare la domanda sui diritti d'autore. Considerando che non ho utilizzato l'AI specificando nel prompt di comando artisti noti o meno noti direi che ho rispettato i diritti d'autore altrui. Alla fine posso dire che il mezzo, inteso come attrezzo, è quasi neutro, è l'uso che se ne fa che può determinare il risultato.
Ho voluto includere in questo articolo tutti e tre i video che ho realizzato con l'AI, e che hanno lo stesso soggetto, per mettere in rilievo la facilità con cui è possibile apportare modifiche e miglioramenti a ciò che si sta realizzando includendo o escludendo parole dal prompt dei comandi degli strumenti AI. In questo senso, è possibile considerare anche le parole alla stregua di pennelli. I tempi di realizzazione, inoltre, sono davvero molto rapidi.
Alla fine di questo articolo mi viene in mente Marshall McLuhan (1911- 1980), sociologo e filosofo di origini canadesi. McLuhan riteneva che, in una società, la struttura mentale delle persone e la cultura vengano determinate dal tipo di tecnologia di cui quella data società dispone. Probabilmente ancora oggi è vero. Qualcuno, più esperto di me, dovrebbe riprendere la sua celebra frase “The Medium is the message”, ovvero il mezzo stesso di comunicazione è in sé la comunicazione assumendo maggiore importanza del messaggio che si vuole trasmettere, e vedere se è applicabile all'AI. Sarebbe davvero interessante!
Ci vediamo al prossimo articolo, per non perdertelo iscriviti al Blog e ti arriverà in mail.
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