Imparare a disegnare partendo dalle basi - Lezione di disegno n. 1. Come realizzare linee dritte ed equidistanti tra loro.
Tutti possono imparare a disegnare in maniera anche egregia, è più semplice di quanto si creda. Ma quali sono i segreti e le strategie per riuscirci? Sono essenzialmente due: avere solide basi tecniche ed impegnarsi in maniera costante, quotidiana. Da dove iniziare? È fondamentale imparare a fare linee dritte e regolari, sia a matita che a penna, per acquisire la padronanza di questi strumenti fondamentali.
Per basi tecniche intendo l'abc del disegno: da come fare una linea dritta a come ricostruire anatomicamente un volto. Per costanza intendo un esercizio quotidiano variabile da un'ora al giorno a più ore al giorno. Non spaventatevi! Un'ora al giorno può significare anche usare frammenti di tempo che ci si ritaglia mentre si è sui mezzi pubblici o in pausa caffè: basta tirar fuori un taccuino, anche piccolo, e una matita qualunque per disegnare un po' ovunque. L'esercizio quotidiano è essenziale per riuscire a disegnare perché permette al cervello di memorizzare le nozioni di disegno fino a farle diventare atti automatici della mano in coordinazione con la mente, viceversa, dedicare un giorno alla settimana al disegno è una procedura fallimentare e lenta. È un po' come guidare: più l'atto è quotidiano, più si diventa disinvolti e abili.
Torniamo un attimo ai due elementi essenziali che ho citato prima: basi tecniche e costanza. Molte persone si cimentano nell'arte del disegno e, pur avendo doti evidenti, non raggiungono i risultati sperati. Questo dipende dal fatto che mancano quelle nozioni cardine, elementari, a cui ho accennato quindi, pur esercitandosi a lungo, i miglioramenti ad un certo punto si bloccano. Ci si arena. "Basi tecniche" e "costanza" sono componenti imprescindibili tra loro, corrono su binari paralleli e l'una non può fare a meno dell'altra. Il punto di avvio però è fatto di esercizi elementari, via via che proseguite nelle lezioni ve ne accorgerete meglio.
Dopo questa premessa iniziamo con la lezione vera e propria:
Imparare a fare linee dritte ed equidistanti tra loro.
Cosa vi serve: materiali ed esercizi da eseguire.
Fogli bianchi (vanno bene anche quelli comuni per stampanti o, se ne avete, cartoncini Fabriano lisci, per ora).
Matita morbida, penna biro per i già esperti (evitate come la peste le matite HB e preferite ad esse le B1, B2 e via dicendo).
Temperino di buona fattura (a questo dovete fare davvero attenzione perché una punta ad ok nel disegno può fare la differenza).
Limetta a grana fine per mantenere la punta della matita affilata e perfetta. Se non riuscite a reperirne una per Belle Arti, va benissimo quella per le unghie, sempre a grana fine.
La gomma è assolutamente abolita. Vi mordo il mignolo se vi becco a usarla.
Esercizi sulle linee.
Predisporre strumenti e tavolo da lavoro e iniziare gli esercizi di disegno.
Si lavora su un tavolo liscio, piano. Se non ne avete uno particolarmente privo di asperità e regolare, sovrapponete tra tavolo e foglio una qualunque superficie con questa caratteristica: un vetro, un libro dalla copertina solida; cose del genere. Il foglio va fissato agli angoli con nastro gommato in modo che non si muova dal piano di lavoro mentre operate. Bene, iniziamo!
Disegnate sul primo foglio, aiutandovi con una squadra, quadrati di 5 cm. per lato. Sul secondo foglio quadrati con lato di 7 cm., sul terzo foglio quadrati con lato 10 cm., sul quarto foglio quadrati con lato di 15 cm. e il quarto foglio lasciatelo in bianco. In questi quadrati vanno eseguiti gli esercizi per imparare a tracciare linee dritte e, successivamente, per imparare a modularle. Nelle prossime lezioni vi spiego cos'è e a cosa serve questa "modulazione della linea".
Le linee che andrete a tracciare devono essere equidistanti tra loro, e devono mantenere lo stesso spessore (qui è essenziale il temperino e va usato con regolarità) e lo stesso verso.
In questi esercizi è importante la postura: posate bene l'avambraccio sul tavolo perché costituisce il vostro punto d'appoggio stabile, un perno quasi, ed operate con movimenti regolari del polso e della mano. Iniziate a tracciare le linee nei quadrati più piccoli: sono i più semplici e lo spazio ristretto vi consente un maggiore controllo dei movimenti della matita. Iniziate lentamente e ponete molta attenzione a quello che fate, poi accelerate e proseguite riempiendo tutti i quadrati da 5 cm. e, solo quando questi saranno abbastanza perfetti, procedete a svolgere l'esercizio sui quadrati via via più grandi. Eseguite l'esercizio prima con linee oblique, sono le più semplici, poi verticali, orizzontali e, infine (come opzione non obbligatoria), anche nel senso inverso: da destra a sinistra e dal basso verso l'alto. Tracciare le linee in senso inverso è complicato e stancante, ma molto utile per quando inizierete a disegnare davvero. Se vi va svolgete l'esercizio ora, diversamente fatelo più in là nel tempo.
Qui vi accorgerete delle prime difficoltà e vi accorgerete del fatto che questo esercizio, così elementare, è solo apparentemente banale ed è, in realtà, complesso. Per eseguirlo a regola d'arte il vostro braccio e la vostra mano devono muoversi con lo stesso meccanismo di un compasso: un punto stabile nell'avambraccio e uno mobile nelle dita che impugnano la matita. Man mano che i quadrati diventano grandi, il punto stabile, il perno, sarà il gomito, mentre l'avambraccio sarà mobile e accompagnerà i movimenti della mano. Il segreto è questo.
Esercitatevi sino ad ottenere risultati sempre più precisi: le linee devono essere dritte, regolari, equidistanti tra loro e dello stesso spessore. Ognuno di voi avrà tempi diversi. Non vi preoccupate di questo, non è importante. Lo so! L'esercizio è noioso e siete tentati di considerarlo poco importante ma vi assicuro che così non è. Questa è LA BASE. Per rendervi conto di ciò osservate un disegno, magari un ritratto, eseguito da una persona poco esperta. Noterete subito che ha difficoltà a mantenere il tratto della matita dritto, pulito, lineare e sarà spezzettato piuttosto. Il disegno risulterà poco armonioso, "sporco" si dice in gergo, frastagliato e confuso.
Bene! Fate gli esercizi sino alla fine e ripeteteli in caso di imperfezioni. Se le imperfezioni si manifestano nei quadrati più piccoli o medi, non andate aventi ma ripetete questi ultimi. L'ultimo foglio, quello bianco, va utilizzato per impratichirvi con linee molto ampie, le quali devono ricoprire l'intero spazio della pagina.
Consigli: quando lavorate rimante concentrati, spegnete smartphone e TV. Non sto dicendo che vi dovete annoiare, anzi. Caricate tutta la musica che più amate, anche ad alto volume se gradite. È concesso un calice di prosecco o una birra. Nel numero di UNO e BASTA, altrimenti mi diventate Jackson Pollock :)
Divertitevi! :)
Per oggi è tutto! Iscrivetevi al blog per commentare o rimanere aggiornati sui prossimi articoli e sulle prossime lezioni. Chi ha necessità di dritte può, oltre che lasciare un commento sotto, scrivermi in privato attraverso il modulo di contatto presente nella pagina Contact. Infine, chi desidera vedere i miei lavori può cliccare sulla pagina "Quadri Moderni" di questo sito.
Un abbraccio a tutti e grazie di aver letto sino in fondo.
ciao! E compliment!!! ho appena iniziato a disegnare, nonostante i miei 55 anni e sto cercando blog che mi aiutino a partire, a fare più pratica possibile nella giusta maniera, dopodiché mi iscriverò ad un corso. Il tuo blog è il più chiaro ed efficace. Una domanda: consigli di usare un tavolo comune o di iniziare subito con un cavalletto per abituarsi al tavolo inclinato?